Se vogliamo scegliere per una vacanza la suggestiva Repubblica di San Marino, dopo averne visitato le bellezze architettoniche ed artistiche e ammirato il paesaggio naturalistico, non possiamo tralasciare di conoscere e gustare le specialità del patrimonio agroalimentare ed enologico della terra sanmarinese. Una cucina di terra e di mare che vanta una antica tradizione, con influenze che provengono dalle regioni confinanti di Emilia Romagna e Marche.
La storia di un territorio è infatti legata alla storia e alle tradizioni della sua cucina locale, una serie di preparazioni che attingono al patrimonio della cucina popolare; ricette equilibrate e gustose con alimenti sani e stagionali.
La tavola di San Marino è ricca di prodotti del territorio: salumi, formaggi freschi e di media e lunga stagionatura da accompagnare alla piadina con impasto sottile; paste fresche - uno dei piatti principe della gastronomia -, secondi piatti come ad esempio: le cotiche di maiale con i fagioli, la polenta con il sugo di salsiccia e pecorino grattugiato; piatti saporiti ed invitanti, tipicamente autunnali, da accompagnare con un calice di Sangiovese di San Marino, un vino da uve sangiovese 100% prodotto dalla Cantina San Marino.
L’autunno è un buon momento per un viaggio enogastronomico, una pausa per staccare dalla routine andando alla ricerca dei prodotti e dei sapori di questa stagione, per passeggiare nella natura e nei vigneti e conoscere e degustare una produzione vinicola di nicchia. Nell’ antica Repubblica di San Marino, situata nel centro-nord della penisola Italiana, la coltivazione della vite è sempre stata presente grazie alla composizione del terreno prevalentemente calcareo-argilloso e calcareo-arenaceo ed alle particolari condizioni pedoclimatiche con estati calde, inverni freschi e una buona escursione termica giornaliera. Il principale vitigno a bacca rossa è il Sangiovese, una cultivar che è tra le prime dieci varietà maggiormente coltivate nel Mondo, seguono poi gli internazionali Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero. Tra i vitigni a bacca bianca, il più coltivato è il Biancale, una varietà autoctona che molti studiosi considerano essere il biotipo del Trebbiano Toscano, mentre per altri studiosi è simile al Bianchello o Biancame. Le altre varietà a bacca bianca sono il Cargarello, il Canino Bianco, il Moscato, l’Albana e la Ribolla di San Marino.
Se il nostro viaggio a San Marino verrà programmato durante le vacanze di Natale, un periodo suggestivo e denso di atmosfera, il ricco menu delle feste sarà affidato alla tradizione. Il piatto immancabile per la cena della vigilia è la pasta e ceci, mentre per la ricorrenza più attesa dell’anno, l’usanza vuole che vengano serviti i cappelli in brodo.
In ogni menu che si rispetti, sia a pranzo che a cena, non può mancare il dessert. Tra le specialità, non possiamo dimenticare la Torta Titano, la Torta Tre Monti o Torta di San Marino, la Verretta - che prende il nome dalla freccia usata dai balestrieri -, il Cacciatello - un dolce antico a base di latte, uova e zucchero -, Il Bustrengo - un dolce sostanzioso preparato con noci, frutta secca, farina di mais e pane rammollito. Dolci e dessert, potranno essere assaporati con il Moscato di San Marino o con l’eccellente Oro dei Goti, un vino passito da uve moscato surmature, che affina per 12 mesi in tonneaux di rovere francese e matura 6 mesi in bottiglia, da provare anche con i formaggi stagionati. Entrambi i nettari sono della Cantina San Marino che produce, oltre agli eccellenti vini del territorio, anche l’APE bitter, il Vermouth a base di uva Ribolla e distillati.
Un viaggio suggestivo nella Repubblica di San Marino che rimarrà nella nostra memoria per la bellezza dei suoi magnifici panorami, per la storia e la cultura del luogo. Un’esperienza arricchita dalla conoscenza dell’identità enogastronomica locale e dall’ incontro con le persone che la producono.
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